martedì 2 ottobre 2007

Sussurri e Grida

Titolo: Sussurri e Grida
Regia: Ingmar Bergman
Produzione: Svezia 1972
Durata: 90'

Inizi del ‘900, in una splendida villa nei pressi di Stoccolma, Agnes sta morendo di cancro. E’ assistita dalla governante, Anna, e dalle due sorelle Maria e Karin. Agnes si sveglia, osserva il parco fuori dalla finestra e inizia a scrivere nel suo diario. Nella stanza entra Anna, e sveglia Maria che si è addormentata su una poltrona vicino al letto della sorella. Iniziano i flashback: Alcuni ricordi d’infanzia, la madre vestita di bianco,la zia Olga con la lanterna magica. Di nuovo nel presente, arriva il medico di famiglia David che avverte di prepararsi al peggio. Prima di andarsene Maria ferma David ,con il quale aveva una relazione, e lo invita a restare per la notte. Secondo flashback: i ricordi di Maria; la bambina di Anna si è sentita male e David rimane per la notte; Il marito di Maria è assente. Il mattino dopo, al suo rientro, tenta il suicidio. Di nuovo nel presente, è notte fonda. Anna svegliata dalle grida di dolore di Agnes corre a chiamare le sue sorelle; dopo quattro ore di sofferenze, Agnes riesce a riprendersi. Poco dopo, all’insorgere di una nuova crisi, Agnes muore a fianco di Anna. Il prete celebra il rito funebre. Terzo flashback: i ricordi di Karin; una cena in silenzio col marito; dopo la cena, Karin si ferisce la vagina con del vetro davanti al marito. Nel presente, Maria e Karin provano a riallacciare i rapporti fra loro; Maria cerca di accarezzare Karin, ma lei rifiuta, rinfacciandole d’essere falsa. Dopo un nuovo dialogo, del quale non sentiamo le parole, le due sorelle sembrano finalmente giunte a comprendersi. Anna sogna: sente dei sussurri nella stanza di Agnes. Quando entra nella stanza la ritrova di nuovo in vita; “non riesco a lasciarvi”, dice Agnes chiedendo poi di vedere le sorelle. Entrambe si ritraggono, dichiarando di non amarla. Soltanto Anna ha il coraggio di stringerla a sé. Dopo il funerale, Maria e Karin decidono di vendere la casa e Anna viene liquidata. Le due sorelle sono di nuovo distanti come due estranee. Anna legge il diario di Agnes, nel quale scopre quanto lei fosse grata per la sua vita. Sulle parole di Agnes, l’immagine delle tre sorelle che passeggiano serene nel parco.

Una carrellata che mostra degli orologi e che attraversa degli ambienti , completamente tappezzati di rosso. Un rosso che per Bergman, non ha solo una funzione estetica, rappresenta il colore dell’anima. E’ così che inizia Sussurri e Grida , il film con il quale Bergman medita sul mistero della vita e della morte. Il silenzio , preambolo alla morte, all’inizio viene interrotto solamente dal ticchettio dei numerosi orologi e Agnes giace sul suo letto, respira affannosamente. Il suo volto è segnato dalla sofferenza, nella notte ha avuto una nuova crisi. Poi si sveglia, osserva sua sorella che dorme accanto a lei; apre il suo diario e scrive: E’ lunedì mattina presto e sto soffrendo..” . Le ultime ore di Agnes ridisegnano i rapporti familiari intorno al momento culminante della sua morte. L’assenza di Dio, l’incomunicabilità,i rapporti interpersonali, la maschera, lo specchio e la morte sono i temi cari a Bergman e vengono messi in scena utilizzando quattro personaggi femminili(tutte interpretate magistralmente), ognuno dei quali rappresenta un diverso aspetto della personalità di sua madre: Agnes la moribonda; Anna la servizievole; Maria la più bella; Karin la più forte. E’ sicuramente il film di Bergman che preferisco e sono due le sequenze che ricordo meglio: il dialogo fra Maria e il medico davanti allo specchio e il dialogo ,del quale non sentiamo le parole, fra Karin e Maria.

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